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GIOIA (LETIZIA)

Gesł
1362 - Poveri piccoli fratelli miei! Quanto sarebbe più festosa, più gioiosa l'enorme e tuttavia leggera fatica di scegliere la via stretta, così apparentemente difficile, ma molto più sicura dell'altra!
Sembrerebbe necessaria tanta fatica, ma solo perché non avete ancora capito che basterebbe offrire in onestà tutta la vostra volontà per essere sollevati dal peso dell'incertezza, che vi fa tristi, che vi fa tiepidi e che vi fa ripudiandi dal Padre vostro che sta nei cieli.
Svegliatevi dunque dal letargo già ricordato e brillate di quella luce che è riflesso della luce divina; e siate sale non insipido!
Gesł
1380 - Sono grato a tuo figlio per come ti ama e ti consola, mio docile e valido strumento in questo delicato e sublime rapporto.
Madre e figlio! Com'è dolce farmi ricordare il tempo della mia vita umana, quando incarnato per voi nel seno della mia creatura più santa e immacolata, nascendo e vivendo con lei quasi tutto il tempo della mia vita terrena, diedi a voi tutti l'esempio del meraviglioso filo che può unire il cuore di una madre a quello del figlio in un infittirsi di piccoli atti di amore, di comprensione e di condivisione, che anticipano per soavità la gioia della vita celeste.
Maria santissima
1406 - Raccogliti in te stessa e rallegrati, gioisci per questa realtà sublime, che genererà in te e in tutti voi forza e più viva speranza di raggiungermi in cielo, raggiungere me che, così prediletta dal Padre, vi sono madre e madre premurosissima. Dal giorno in cui mi foste affidati, prego incessantemente Dio Padre che, nella sua infinita misericordia, per il sacrificio di croce del suo dilettissimo figlio, mia dolce e incomparabile creatura, annulli le vostre piccole e grandi colpe.
Maria santissima
1427 - Se poi a questo tipo di preghiera aggiungerete l'apporto di sacramenti santamente vissuti e praticati, ebbene vi assicuro che ciascun cristiano - davanti al Tabernacolo e solo lì, adorante il figlio mio, Dio mio e vostro, vivo come lo vidi bambino, adolescente e uomo; vivo come lo adorai piangendo nel momento dell'estremo sacrificio; vivo come lo rividi nella resurrezione; vivo come è nella luce sfolgorante della santissima Trinità - troverà la soluzione di tutti i suoi problemi umani, la gioia inesprimibile della sua personale partecipazione al sacrificio e al trionfo del Cristo nostro Salvatore e Signore, la molla che lo farà scattare a razzo in traiettoria rapida e sicura verso il cielo cui appartiene.
Ciascun cristiano si staccherà così di colpo da quella fanghiglia che lo tiene aderente e perciò, anche se solo in parte, ancora attaccato alla terra come non vorrebbe, come non vuole il suo Dio, né la sua mamma celeste, “mediatrice” fra lui e Dio, unica e inesprimibilmente gioiosa meta.