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GIOIA (LETIZIA)

Gesł
1224 - Figliuoli cari, non si può parlare di vero cammino o di vera via ad anime come le vostre che, apparentemente offerte e aperte a noi, ai nostri più approfonditi insegnamenti (uguale a gioia e impegno più grandi), si accontentano di rompere e di sgretolare gli argini della strada che a noi conduce, cercando viottoli sconosciuti che non sempre riportano sulla suddetta strada.
Gesł
1260 - Così voi - che con meriti fra l'altro non certamente vostri foste elevati alla dignità di figli di Dio e alla regalità che questa prerogativa vi confermava - vi siete indeboliti tanto da non gustare più le gioie pure del cielo, se non forzandovi con una volontà che non è quella che il Padre vuole, cioè una libera volontà scelta spontaneamente! La vostra è invece costretta, è una volontà malata, che vi fa vivere uno pseudocristianesimo fatto di costrizioni che tanto assomigliano alle false contrizioni dei “sepolcri imbiancati”.
Gesł
1267 - Vi benedico! Non cali il primo sole sulla vostra terra senza che voi non abbiate fatto un attento esame di coscienza (quante volte l’avete fatto troppo affrettatamente o addirittura ignorato) e vi siate messi - nella piena consapevolezza della vostra miseria - nella purissima, meravigliosa posizione che ebbe, davanti al Padre, la mia tenerissima Madre all’annuncio dell’Angelo. Nemmeno a voi mancherà il dolore, tanto dolore: e dovrete gioirne, dovrete gioirne se “grande è l’Onnipotente” e se “ha guardato l’umiltà” vostra e vi ha voluto, più di altri suoi servi, perchè più suoi, più particolarmente amati.
Mio marito
1330 - Siate benedetti in questa missione di amore, di pace, di concordia e di gioia, che porterà atmosfera celeste in anime mortificate da solitudini amare e molte volte inguaribili e farà penetrare nell'aridità più spessa il raggio luminoso dell'amore del Padre, che tutti ama, tutti e ciascuno in modo particolare.