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SCRITTI

Con la testa “vuota” tento di mettermi a scrivere su sollecitazione di mio figlio.
Sant'Anna
1013 - Di che temi, figliuola! Proprio quando la tua testa è vuota, quando non c'è alcun “fervore” di quasi certezza, quando proprio l'attesa ti pare vana, proprio allora, vedi, sei più “strumento”, sei più “canale” di quanto noi di quassù eventualmente avessimo intenzione di comunicarvi.
J. Escriv
1043 - Devi affrettarti il più possibile a stralciare dagli “scritti” quanto già ti fu suggerito per il bene dei tuoi figli e di tutti quelli ai quali potrai portare la parola che ricevesti; e presto, il più presto possibile, parlane al mio successore, come non mi piace chiamarlo perché è tutta una continuità, senza nome diverso, senza merito maggiore o minore, perché tutto è per la gloria del Padre celeste.
J. Escriv
1044 -

Rimani dunque, figliuola, e fa' d'incontrare don Alvaro: ti crederà. Lui stesso potrà aiutarti e vedrai quanta rispondenza fra la spiritualità degli “scritti” e quella dell'Opera da me fondata! Del resto, che meraviglia se ognuna di queste cose sono opera di Dio e tu e io solo suoi umili e docili strumenti?

J. Escriv
1070 - I tempi infatti corrono più velocemente del passo dei miei figli e allora, ecco che nella sua misericordia, Dio mi ha concesso l' “inviata speciale”, che ti fece sorridere come idea, ma che era il concetto giusto per quanto egli avrebbe operato nel nostro futuro, che per lui era il presente di quel momento.
Volle qualificare con quel nome una creatura più “credibile” davanti al mondo, a codesto mondo pagano, che ha bisogno di toccar con mano per credere o per meglio credere. E allora, chi più credibile di una mamma di numerosi figli, di una donna che ha saputo tacere per trent'anni il suo dolce, ineffabile segreto (gli “scritti”), di una persona pratica, che sa “far di conto” in tanti casi pratici della vita?