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UMILTA' (UMILE-I)

Maria santissima
1755 - Umiliatevi! Umiliatevi tutti, se credete veramente alla vostra mamma celeste, alla potenza che le fu data dall'altissimo Iddio, da quando egli volle innalzare l'umiltà della sua serva, quale io mi professai davanti alla volontà di così alta possanza.
Maria santissima
1756 - Solo così, consci di un'umiltà di cui forse ancora ignorate perfino l'identità, potreste sperare di essere introdotti alla conoscenza dei misteri dell'Eterno con quel timore rispettoso e reverenziale che non tutti sentite, sordi nella quasi totalità alle nostre parole direttamente a voi rivolte attraverso gli “scritti”. Sordi e perciò incapaci di sconfiggere le dure resistenze del vostro io, il più temibile dei vostri nemici, che s'identifica con il vostro più acerrimo nemico che sogghigna a ogni vostra debolezza e trionfa a ogni vostra caduta.
Alla fine della lettura del Vangelo durante la santa Messa, mi accorgo di non averla seguita quasi per niente, pur essendomene prefissata l'attenzione; accettando pur con rammarico l'ennesima distrazione, a maggior ragione mi prefiggo l'attenzione massima all'omelia... All'inizio di questa, invece, sono portata a considerare che, da mesi, le distrazioni durante il Vangelo, l'omelia, la meditazione e le preghiere e un'apatia generale sono all'ordine del giorno; allora chiedo accoratamente a Gesù: per quanto tempo ancora durerà questo stato di accidia che pure ho accettato come volontà di Dio, anche se dolorosamente?
Ges
1775 - Fino a rendere più perfetta la tua umiltà, affinché sparisca il “diaframma” già ricordato e niente più si frapponga tra la tua anima assetata d'infinito e l'Infinito stesso. Cara ci è stata e ci è tuttora la tua umiltà ancora non perfetta, che sempre ti ha fatta sentire un niente.
Finalmente recepisco il parlare del sacerdote nell'omelia e ne sento le parole, che ricordano il torpore degli apostoli, che pur avevano visto la trasfigurazione! Mi pare di poter fare un confronto con quella situazione, dato che Dio ha voluto comunicare, attraverso questi “scritti”, continuando anche quando non trovava in me alcuna rispondenza o collaborazione.
Ges
1776 - Sei nel vero, piccola anima mia e rimanici in umiltà, sorretta dalla fede: sarai aiutata e guidata nei tuoi passi, che alle volte sono ritardati da dubbi interiori e da malanni fisici. Tutto, nel nome nostro, dovrà essere sempre meglio superato e non ti mancherà l'appoggio dei tuoi figli, grati per il tanto aiuto spontaneamente riconosciuto.
Ti benedico!