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GLI SCRITTI

Gesł
648 - Ora ti spiego più chiaramente: io maturavo e capivo sempre meglio che la volontà del Padre mio celeste era veramente quella, ma che i disegni non avrebbero avuto nessun valore se ciascuna delle anime per le quali erano stati progettati non rispondeva in pieno all'aspettativa dell'Artefice in tutte le sfumature oltre che nei contorni; e spesso, troppo spesso, dovevo accontentarmi di un abbozzo rudimentale che nulla o molto poco aveva a che vedere con la divinità dell'Artefice sublime, perché ogni tocco del mio pennello e, spesso, del mio scalpello - perché tale era lo strumento, che più di frequente si confaceva alla durezza del materiale da trattare - veniva ad urtare veementemente contro la volontà (il libero arbitrio) di quella o di quell'altra anima, che pur dicendosi alle volte pronta, si ritrovava invece ad essere più impreparata e più ostile di altre, in un primo tempo molto contrarie.