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GLI SCRITTI

Mio marito
2208 - Tu sei della tempra di mio padre, del mio caro babbo, che pur non mi capì. Ma forse ero io che non capivo né lui, né mia madre, né i parenti, nè gli amici che incontravo e che per motivi vari sempre allontanavo da me, da voi… Quanto orgoglio, quanta vanità pur vestita di umiltà, di questa virtù che ho cercato di perseguire fin dalla giovinezza, ma che soltanto in età già avanzata mi pervase veramente l’anima.