463 - Mi piace e mi compiaccio che, fra tanti vostri assilli personali, tuoi in particolare, abbiate pensato di pregare per il vostro fratello in pena (si riferisce al parroco del Santuario, nel quale avviene il miracolo riportato nello “scritto” del 15 agosto u.s.).

464 - Sia consolato! E sappia che il mio pianto ha già seminato, nelle anime che via via si sono avvicendate nella sua chiesa parrocchiale, i miracoli che io volevo si manifestassero e che questo glorioso seme non mancherà di fruttificare.

465 - Guidi egli le anime a lui affidate nel suo sacro ministero con tutta la serenità che le sue condizioni materiali e spirituali gli consentono, e non trascuri niente di quanto umanamente possa fare per migliorare le sue condizioni fisiche, così da affrontare e superare meglio la prova che Dio, nella sua generosa benevolenza, ha voluto affidargli. La supererà, ne sia certo, solo se si atterrà con scrupolo agli incitamenti che maternamente oggi io gli rivolgo attraverso te.

466 - Questo povero prete sta perdendo la fiducia nel mio divin cuore proprio quando esso, unito a quello del mio Gesù, gli ha svelato il segno della benevolenza di Dio, Padre suo e Padre nostro.