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PAROLA (E) (LINGUA)

Sant'Anna
867 - Nessuna delle parole, anche sublimi, il tuo sposo potrà proficuamente dire, leggere o ripetere ai suoi figliuoli se prima essi non sentiranno che egli stesso vive la Parola che vorrebbe trasmettere.
Veda com’è inutile la pagina di un libro spirituale e del Vangelo stesso (del Vangelo stesso!) se quella parola non è spinta ad uscire da un empito d'amore che, solo, dovrebbe animare il suo lettore-trasmettitore.
Gesł
890 - Considerate sempre il luogo e le persone e valutate così se parlare o tacere; ma un tacere saggio, che non è viltà, che non è indifferenza, ma l'accettazione di una realtà, che anche se vi fa soffrire, solo nella macerazione del vostro io unita alla preghiera più umile, vi spingerà dopo ponderazione ad operare bene. E così, la parola detta in pubblico potrà diventare luce e fonte di fraterna collaborazione.
Vi benedico!
Gesł
900 - Tutti ne hanno di carenze: la misura viene valutata, soppesata e giudicata da noi, soltanto da noi, che vediamo nel profondo dei cuori e che possiamo tener conto, in una panoramica costante, di tutte le componenti e di ogni sfumatura di pensieri, parole e opere di ciascuna delle anime che sanno di cielo perché il Padre per il cielo le volle.
Gesł
903 - Il grande dono della parola! Non abusate di esso immiserendolo e riducendolo a strumento di degradazione personale e familiare.