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GIOIA (LETIZIA)

Riprendimi vicino a te, Gesù! Da troppo mi hai lasciata sola!
Gesù
1923 - Ritornami tu, figliuola! E riposa in me la tua stanchezza, rivivi in me la tua gioia per meglio testimoniare nel mondo l'essenza della tua fede: che è speranza, che è fiducia, che è letizia!
Gesù
1950 - La mia gioia sia con te e con i tuoi figli e sia propagata al numero più grande di quanti leggeranno questi “scritti” e tutti - capendo meglio, sempre meglio comprendendo l'umiltà e la consapevolezza di cui sopra - sapranno abbandonarsi alla volontà di quel Padre che tanto ama tutti e ciascuno; e il modo di vivere, così rinnovato, sarà quello piacevole e disinvolto che contraddistingue il Vangelo del mio Marco di cui oggi ricorre, secondo Liturgia, la rimembranza.
Gesù
1952 - Vorrei tu riferissi l'episodio descritto da Madre Teresa di Calcutta: una sera, un signore venne nella nostra casa e mi disse: “C'è una famiglia di indù, con otto figli, che da molto tempo non ha da mangiare. Fate qualcosa per loro”. Presi un po' di riso e andai subito. Potei constatare sui volti dei bambini una fame tremenda. E tuttavia, quando la madre prese il riso lo divise in due porzioni e uscì. Allorché fu di ritorno le chiesi: “Dove siete stata? Cosa avete fatto?”. Ella mi diede una sola risposta: “Anche loro avevano fame”. Aveva dei vicini alla porta accanto, una famiglia musulmana, e lei sapeva che avevano fame. Non portai dell'altro riso per quel giorno, perché volevo che essi sperimentassero la gioia di donare. Non ero sorpresa che lei sentisse il desiderio di donare, ma ero sorpresa che sapesse che erano affamati. Anche noi sappiamo? Abbiamo il tempo anche solo di sorridere a qualcuno?
Gesù
1957 - Abbiate fede e perciò gioia e perciò speranza, perché solo così, se vi atterrete cioè anche soltanto a quanto qui contenuto, riuscirete!
A presto! E con i risultati che auspico da oggi stesso il più positivi possibile.