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SUPERBIA

Maria santissima
1320 - Presunzione, vanità, superbia, ira, tracotanza sono parte delle componenti dell'orgoglio. Ciascuna di esse, tuttavia, per quanto forte si presenti, non può che essere vinta, se un'incrollabile volontà - suffragata, come al solito, da tanta preghiera, da tanto sacrificio e, talvolta, da tanto dolore - lo desideri fortissimamente.
Questo avverbio lo dico al superlativo perché superlativa è, troppo spesso, la vostra pigrizia e, lasciatemelo dire, la vostra slealtà, sia questa rivolta verso voi stessi nel profondo del vostro io, sia invece rivolta nei confronti degli altri, cominciando dai più vicini, che spesso sono i più incolpevoli.
Il mio pensiero commosso e riconoscente va a Gesù: come sei buono! Dopo più di quarant’anni ancora mi parli attraverso tante anime sante oltre che direttamente! A me poi, così misera, così “niente”!
Ges
1896 - E io ti ringrazio per la tua gratitudine! Sai a quanti voglio far sentire la mia voce che è in loro, nel profondo delle loro coscienze, ma essi non l’ascoltano, non sanno o non vogliono.
Manca in essi l'umiltà, anche in molti che si professano cristiani, anche in molti (ahimè!) a me interamente consacrati; domina allora in essi la superbia, che già fece cadere il più bello, il più puro degli angeli che Dio Padre aveva creato.
Ges
1986 - La tua anima si sentirà “come bimbo svezzato in braccio a sua madre” man mano che si completerà in te, per mio volere, l'abbandono alla nostra divina volontà e, finalmente vinto o almeno strenuamente combattuto ogni sintomo d'orgoglio e di superbia, il tuo cuore e il tuo sguardo riposeranno in me, nella tranquillità e nella serenità che ti faranno pregustare l'anticamera di quel Paradiso che già in terra ogni buon cristiano può raggiungere.
E questo egli potrà farlo, se combatterà appunto strenuamente se stesso, il proprio io, permettendo così a noi tutti di quassù d’inondare la sua anima della grazia divina, Vita sua e di quanti vivono nel contesto sociale del loro quotidiano. 
Ti benedico!
Ges
2281 - Accettati così come sei, senza quegli scrupoli che potrebbero rasentare la superbia e sarebbero comunque a scapito di quella semplicità di cui mi compiaccio rivestirti. Continua a pregare così come fai, ma più intensamente, più gioiosamente.
Ti benedico!