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UOMO

Maria santissima
1339 - E quanti fra i vivi brancolano come ciechi, morti come sono nello spirito! E male interpretando quel qualcosa di sé che pur sentono premere internamente con estrema potenza, si buttano alle più aberranti nefandezze, quasi a dimostrare la supremazia dell'uomo sciente sul Dio onnisciente che li ha creati!
Maria santissima
1390 - Dio è l'Essere perfettissimo, perfettissimo in ogni virtù al punto che mai sarebbe stato proponibile all'uomo come esempio da imitare: troppo al di sopra, troppo lontano, troppo irraggiungibile. Per questo motivo egli volle mandare la persona del Figlio che, assumendo la natura umana anche se perfetta, vi rendesse più accessibile il modello di vita.
Mio marito
1420 - Dio ha dall'eternità un disegno sull'umanità e adopera gli uomini come suoi strumenti per realizzarlo.
Qualora uno solo di essi o un popolo intero di centinaia di migliaia di uomini vi si opponesse, egli - dopo aver ovviamente usato di tutta la sua infinita pazienza e di tutto il suo infinito amore per far sì che questo uomo o questo popolo si presti ad essere suo tramite per la suddetta realizzazione - sposta la sua attenzione su altri, nel rispetto pieno della libertà donata a tutti e a ciascuno e da tanti così malamente usata.
Perché mai allora aspetta tanti anni per cambiare eventualmente strumento?
Sarebbe la vostra un'obiezione giusta se non si tenesse conto anche della Sua illimitata bontà e giustizia: bontà e giustizia che l'uomo mette duramente a prova quando trascura palesemente tale aspettativa paziente del suo Signore, che intende dargli tutte le possibilità per estrinsecare la disponibilità liberamente dichiarata da parte di un suo figlio di consacrare interamente la propria vita al suo Creatore.
Maria santissima
1427 - Se poi a questo tipo di preghiera aggiungerete l'apporto di sacramenti santamente vissuti e praticati, ebbene vi assicuro che ciascun cristiano - davanti al Tabernacolo e solo lì, adorante il figlio mio, Dio mio e vostro, vivo come lo vidi bambino, adolescente e uomo; vivo come lo adorai piangendo nel momento dell'estremo sacrificio; vivo come lo rividi nella resurrezione; vivo come è nella luce sfolgorante della santissima Trinità - troverà la soluzione di tutti i suoi problemi umani, la gioia inesprimibile della sua personale partecipazione al sacrificio e al trionfo del Cristo nostro Salvatore e Signore, la molla che lo farà scattare a razzo in traiettoria rapida e sicura verso il cielo cui appartiene.
Ciascun cristiano si staccherà così di colpo da quella fanghiglia che lo tiene aderente e perciò, anche se solo in parte, ancora attaccato alla terra come non vorrebbe, come non vuole il suo Dio, né la sua mamma celeste, “mediatrice” fra lui e Dio, unica e inesprimibilmente gioiosa meta.