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ABBANDONO

J. Escrivà
1058 - Se io avessi, ogni volta, messo in forse il sentimento che mi spingeva ad operare, credi che oggi i miei figli sarebbero tanti e buoni?
Abbandonati, figlia, alla volontà di Colui che da tanto ti ha addestrata: non resistergli più con la tua piccola logica terrena.
Dopo la Messa in cripta, mi viene la tentazione di andarmene, di non farne più niente del prossimo incontro con don Alvaro e penso: che tentazione, Gesù!
Gesù
1076 - Questa è la fede in me, nei miei “scritti”, specie dopo la tua meditata e sudata decisione dell'abbandono completo?
Gesù
1093 - Povertà: quella povertà che non è solo distacco dai beni, ma anche dagli affetti più veri e più santi per amore di quel Padre che tanto vi ha donato, vi dona e vi donerà, così che ogni pena, al confronto, dovrà d'ora in poi sembrarvi, come è, segno della Sua particolare predilezione e perciò stesso fonte di continua e sempre crescente gioia. Prima di tutto gioia di riconoscenza e poi d’amore per il divino Amore, che tanto vi ha prediletti.
Vi benedico!
Maria santissima
1116 - Fidati di me, della tua mamma: non dici così anche ai tuoi figli quando sai per certo di dare un ottimo consiglio? E giustamente ti rammarichi se vedi in essi incertezza, qualche volta noncuranza, in una manifestazione anche tenue di ribellione, che fa parte delle tante piccole croci che essi, più o meno volontariamente, ti infliggono.
Più o meno volontariamente, ho detto; ma più che di volontà, si tratta talvolta di non sufficiente abbandono al tuo amore e perciò di non conseguente fiducia nei tuoi consigli.