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DOLORE

Gesù
1766 - Vi accorgerete allora che basteranno pochi giorni per essere in grado di affrontare con dolore, ma con fermezza, sia quei famosi tagli netti circa i difetti in voi radicati e conservati con tanta cura, sia la soluzione dei problemi strettamente connessi alla vostra vita e ciò vi renderà finalmente e veramente liberi: liberi di scegliere - non da fantocci o da menomati, come talvolta anche capita - di essere morbida creta nelle mani di Colui che attende questo tempo di maturazione, che ormai per tutti voi dovrebbe esser giunto.
Gesù
1782 - Vi benedico nei vostri tentativi di redimervi, nel vostro sconforto per gli insuccessi in questo campo, per la tenerezza che qualche volta mi dedicate, per il dolore che provate nel vedere l'enorme divario fra il tanto che programmate e il poco che riuscite a realizzare.
Ma... tant'è! Che possono delle formichine davanti alla montagna... Abisso di sconforto, dunque? Ma no, è sufficiente che ogni formichina centuplichi la sua fede attraverso gli strumenti recentemente riproposti e tutto, tutto sarà autenticamente bello, autenticamente puro, autenticamente già soprannaturale e sulla montagna domata vi bacerà il sole del mio amore.
Mio marito
1792 - Ciò che mi addolora è poi lo spreco di tante ore del vostro tempo in mille cose che denotano innanzitutto una vera mancanza di organizzazione della vostra giornata e, peggio ancora, della vostra vita, della vostra lunga giornata terrena.
La fidanzata di uno dei miei figli è stata ricoverata d'urgenza per una malattia grave ed egli, molto preoccupato, spera tanto in uno “scrittoâ€.
Gesù
1833 - Sia ella testimonianza viva della fede tante volte proclamata e scopra o riscopra il valore unico e inestimabile di ogni momento di sofferenza, sofferenza sopportata e offerta in espiazione dei propri peccati e di quelli che quotidianamente sono commessi da chi non Lo conosce e da chi, mal conoscendolo, non ama il Padre celeste che teneramente e maternamente si china su chi, con dolore, apprende l'arte di soffrire con serenità e dolcezza, per partecipare con dignità e consapevolezza piena al piano salvifico che continua a perseguire per l'uomo, spesso anche contro la sua volontà.