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DOLORE

Maria santissima
1693 - Trova in ogni dolore smalto per la tua fede, per la tua speranza, per la tua carità.
Maria santissima
1697 - Ti benedico, figliuola, nel tuo impotente dolore! Non preoccuparti: neppure la minima parte di esso andrà dispersa. In questa certezza trova forza, serenità e gioia nell'offerta quotidiana al tuo Gesù che è morto anche per questo, anche per la tua resurrezione, che inizia già da codesta terra.
Alla fine della santa Messa, mentre il sacerdote riporta l'Ostia all'altare (oggi è il Corpus Domini) accompagnato solo da una donna, da mio figlio e da me, così prego: Gesù mio, quanto abbandono! Come sei solo!, e mi commuovo fino alle lacrime, pensando ai miei peccati, nonostante i tanti “scritti”.
Ges
1714 - Mi basta un cuore, un cuore soltanto - pur compreso della sua limitatezza e proprio in considerazione di questo fatto abbastanza insolito - per consolarmi, per mettere un balsamo, che giudico prezioso, sulle ferite che continuamente mi colpiscono, in particolare quelle dei “benpensanti” (che sono tanti!), che spesso sono “malfacenti” e che tuttavia non reggono al confronto delle inadeguate anime delicate, che tutto fanno per non cadere nell'offesa: inadeguate come numero, poiché la loro qualità è per me eccelsa e, come ti ho detto, è sufficiente per mitigare il mio dolore, per trattenere ancora l'ira del Padre, per commuovere la squisita sensibilità della vostra mamma celeste, che ancora riesce così a salvare l'umanità dal castigo che le sarebbe per giustizia assegnato.
Mio marito
1745 - La Parola vi servirà anche per paesi stranieri e soprattutto per l'ingresso sospirato e atteso nella vostra vera patria, la patria celeste, cui spasmodicamente tendete solo in particolari momenti di dolore e di pianto, mentre serenamente ad essa dovreste puntare, portando con tanta dignità quel manto - intessuto anche di gioia, ma la cui trama sarà sempre pianto e dolore - che vi fa distinguere e vi fa centro di attenzione e di emulazione.