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SOFFERENZA

Gesù
1507 - Pur nelle sofferenze che inevitabilmente vi accompagneranno (la volontà del Padre, che non sempre collima con la vostra, dovrà farvi aspramente combattere contro il vostro io, e ciò è la cosa più dolorosa per voi, sempre meno dolorosa tuttavia man mano che crescerà la vostra umiltà) giungerete in minor tempo di quanto non temiate a quello stato di amore-dolore-offerta-gioia, che su questa vostra terra può assomigliare a un'anticamera del Paradiso.
Mio marito
1534 - O avete sperimentato questa meravigliosa unità d'amore solo nelle prove più dure, quelle che umanamente giudicate tali, per poi rallentare tanto il passo da giungere a non riconoscervi quasi l'un l'altro, distruggendo così in un sol giorno l'intensa ascesi di mesi, durante i quali era quasi dolce soffrire, ed eravate ormai arrivati a quella tale pienezza di amore-sacrificio-offerta, che vi è stata ricordata or non è molto? (Si riferisce ai cinque mesi di malattie e successiva morte di ben tre congiunti stretti).
Mio figlio è molto preoccupato per una presunta grave malattia.
Gesù
1558 - Non tema! Non è poi tanto malato come pensa. Ha molto da vivere e da soffrire prima di lasciare codesta vostra piccola terra, il cui abbandono, nonostante sia una valle di lacrime, lascia talmente perplessi da diventare tristi. È umano, ma non è così per il vero cristiano, che pone tutto il suo cuore e tutta la sua mente nelle cose del Padre suo.
Sant'Anna
1661 - Ascolto: viene terzo e a proposito, perché deve seguire la preghiera e il silenzio. Permeati così di preghiera uguale a respiro, di silenzio uguale a recezione dei sublimi toni celesti, vi diverrà agevole ascoltare sia la voce del vostro Signore che quella, molte volte senza suono, del fratello sofferente, che alle volte vi è tanto vicino che vi sembrerebbe impossibile ignorarlo, come invece purtroppo spesso vi accade! E per fratello sofferente intendo anche i più ripugnanti, anche i più spregevoli. Se no, che merito?