702 - Quanti contrasti, quante parole pesanti, quanta zavorra, quanta meschinità! Una parola, un appunto, una sottolineatura per tutte le inezie e per tutte le occasioni anche le più banali.

708 - Quanto male, figliuoli, genera l’incontrollata e sfrenata esibizione del proprio io! Ogni sentimento vero e puro della vostra anima ne viene trasformato, sconvolto, distrutto!

713 - Guardatevi dunque dal vostro io, ve ne prego, invocate spesso l'aiuto di san Michele, del vostro angelo custode e dello Spirito Paraclito, perché abbiano a combattere e a vincere con voi ogni tentazione, che continuamente vi porterebbe a un allontanamento progressivo dal vostro Signore.

725 - Il dono del silenzio! Ma non un silenzio vuoto, quel silenzio che è rinuncia a dire al momento che a voi sembra giusto la parola che invece offende e rattrista, spesso con le conseguenze più sopra menzionate. Quel silenzio, che è sofferenza perché è vittoria sul vostro orgoglio, sulla vostra superbia purtroppo costante e sull'estrema fiducia nell'infallibilità del vostro io cui è tanto difficile rinunciare.