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VOLONTA'

La fidanzata di uno dei miei figli è stata ricoverata d'urgenza per una malattia grave ed egli, molto preoccupato, spera tanto in uno “scritto”.
Ges
1833 - Sia ella testimonianza viva della fede tante volte proclamata e scopra o riscopra il valore unico e inestimabile di ogni momento di sofferenza, sofferenza sopportata e offerta in espiazione dei propri peccati e di quelli che quotidianamente sono commessi da chi non Lo conosce e da chi, mal conoscendolo, non ama il Padre celeste che teneramente e maternamente si china su chi, con dolore, apprende l'arte di soffrire con serenità e dolcezza, per partecipare con dignità e consapevolezza piena al piano salvifico che continua a perseguire per l'uomo, spesso anche contro la sua volontà.
Ges
1965 - Dovresti renderti maggiormente conto che l'aver preso coscienza, come da tempo hai fatto, della tua nullità - che ti porta e ti porterà sempre più ad una più completa umiltà - non è altro che l’abbandono alla volontà del Padre.
Abbandono che non è debolezza, tutt'altro, ma l'enorme forza di Dio che quotidianamente si introduce attraverso me Eucarestia in te e in te permane, se non per tua espressa volontà di “liberartene” con il peccato. Ma non sarà così; meriti, e io ti aiuterò sempre, la perseveranza finale, per la quale comunque non mancherai di perorare, perché quanto più speditamente camminerai verso di noi, tanto più il vostro acerrimo nemico affinerà le sue tentazioni.
J. Escriv
2015 - Com'è vero, sorella cara, quello che hai detto ieri al tuo direttore spirituale e cioè che improvvisamente ti eri resa conto (solo allora in maniera così lampante!) di come sarebbe bello e dolce strappare da noi stessi ogni moto di volontà per lasciarci totalmente guidare - totalmente! - da quella divina; e noi, oranti, a guardare, a scoprire il mistero grande e dolcissimo del completo abbandono e del lavoro magistrale che l'Operatore divino sta svolgendo a favore del progetto ideato su ciascuno di noi e piano piano svolto pezzo per pezzo, come in uno stupendo mosaico! Quanto dolore per te, fisico e spirituale! Ma quanto amore ti sta ora riscaldando il cuore, quel cuore che tu ritenevi inaridito e insensibile!
Abbi pietà di me, Gesù, della mia lentezza, della mia pigrizia, della mia mestizia, di tutto quello che potrei ancora correggere… e non ci riesco!
Ges
2116 - Sì, avrò pietà di te, te l’assicuro anche se tu lo sai bene, nella misura in cui tu porrai la massima tua buona volontà per ovviare a tutte quelle imperfezioni che per fortuna ancora riesci a scoprire in te.