1288 - Egli soffre, soffre terribilmente per non aver trovato il posto giusto che più presto gli sarebbe tornato a lenimento se aveste continuato il ritmo costante dei primi momenti del suo distacco. Non vi accorgete di quante sante Messe avete tralasciato di offrire per la salute eterna più rapida del vostro caro, di quanti atti d’umiltà avete nel vostro orgoglio disdegnato l'attuazione e di quante preghiere e quanti sacrifici avete fatto volentieri a meno, assecondando così il vostro comodo, pur sapendo quanto di bene avreste potuto procurargli?

1291 - Riguardate attentamente le vostre posizioni e in umiltà profonda prosternatevi davanti al grande vostro Dio di giustizia, fin che vi resti il tempo di riparare.

1296 - La vostra umiltà sia fatta non solo di preghiere o di pensieri, ma sia testimoniata in azioni piccole o grandi, frutto di sacrifici continui e di continue penitenze sia spirituali che corporali nelle quali, come ben sapete, dovete costantemente macerare il vostro io per arrivare a quell'annientamento che è vera umiltà, che è vera base su cui costruire saldamente il vero “uomo nuovo” che il rinnovamento pasquale ogni anno liturgico vi invita a divenire.

1300 - Sii benedetta, abbi fede e prosegui tranquilla per la tua strada, che è via maestra quanto più tu sarai trattata pietra di scarto e accetterai in umiltà di essere così giudicata; sì, anche dai tuoi familiari! Certamente ricordi il “Nemo profeta est in Patria”!