477 - Vi benedico, figli, e attraverso la mano benedetta di questo mio sacerdote scendano su di voi nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo le nostre paterne e materne benedizioni.

478 - Aiutatelo voi come potete, materialmente e spiritualmente; vi aiuti egli, che ogni giorno ha in mano il miracolo della consacrazione del Corpo e del Sangue di nostro Signore. Con la sua preghiera e la sua fede può darvi quanto da soli non sapreste conseguire: la forza della perseveranza.

791 - Quante belle parole vi vengono elargite! Ma da che pulpiti? Non parlo solo dei sacerdoti. Sappiate riconoscere il vero dal falso, attraverso le doti essenziali che furono del figliuolo mio prediletto che io volli scendesse fra voi per insegnarvele: dolcezza, umiltà e carità legate tra loro da quell'invisibile trama, che è per esse involucro prezioso ed è tessuta dalla virtù rarissima della gratitudine; gratitudine che non sapete provare per il vostro Creatore se non rarissimamente, proprio perché privi sostanzialmente di quell'umiltà che, soltanto apparente, vi fa gridare a gran voce: “Sono un verme, mio Dio, sono un verme!”.

899 - Tutti uomini, tutti sacerdoti, tutti santi, tutti scelti. Quante prerogative si possono attribuire ai miei seguaci! Ma quante carenze sia come uomini, che come sacerdoti, che come santi, che come prescelti dal mio divin Padre a formare la schiera degli eletti di cui egli vorrà sia circondata la sua gloria per l'eternità!