454 - La mamma celeste non ha mancato un istante di assisterti; nessuna mano è stata più amorosa e leggera della sua a sostenere l'urto dell'uggioso male.

502 - “Siamo dei malati: siamo tutti dei malati; tutti, più o meno e con piaghe più o meno evidenti. Abbi pietà di noi, o nostro amatissimo Gesù, tu che fosti ricoperto di piaghe per tutti i mali che incombevano sull'umanità, per tutti i mali che ancora incombono su di essa. Per quei dolori, Gesù, ti scongiuro, rendici coscienti dell'entità vera dei nostri apparenti mali, così che, attraverso la sopportazione di quelli e la loro offerta, noi ci rendiamo degni di quel meraviglioso miracolo di corredenzione cui volesti farci partecipi. Te ne preghiamo, Gesù, solo per quell'infinita bontà per cui volesti trarci dal fango del peccato, che ci allontanò dalla tua perfetta creazione”.

504 - “... Siamo tutti dei malati...”. Se la vostra amica considerasse la verità che vi ho esposta, se la considerasse con tutta obiettività sotto la guida di questa mia luce, pensi che si considererebbe ammalata?

745 - Non dimenticare di essere pronta nell'aiuto al fratello malato, così come lo sarai per il carcerato, per l'anziano e per chiunque si presenti a te, sotto qualsivoglia aspetto, rappresentando esso, in qualsiasi circostanza, il tuo prossimo, amando il quale amerai il tuo Dio. (Qualche anno dopo fui imprevedibilmente impegnata proprio nell’aiuto ai malati, ai carcerati e agli anziani).
Ti benedico!