626 - Ma allora, mi direte, tutto è semplificato, tutto è fin troppo chiaro! E io vi dico: ricordate l'immagine iniziale e di quando invitavo la vostra fantasia a trovare qualche altro strambo modo per raggiungere la sommità di quel colle; ebbene, cari piccoli amici, non troverete mai tanti di questi modi quanti sono quelli che la malvagità umana è capace d’inventare quando è impossessata dallo spirito del male; perché, vedete, anche gli strambi modi di prima erano pur sempre un voler salire su quel colle, balordamente, ma sempre con una certa sicurezza...

627 - Ma chi ascolta lo spirito del male è come colui che per giungere alla sommità del monte preferisca vedere prima il mondo intorno e tornare, soltanto e se tornerà, alla fine della sua vita, a quel piccolo colle luminoso che egli ha creduto di poter ugualmente avere pur posponendolo a tutto, mentre era anteponendolo a tutto che poteva conquistarlo e così dominare il mondo con quella serenità di cui prima vi parlavo.
A presto! La mia benedizione è per voi tutti, affettuosa, piena e corroborante!

708 - Quanto male, figliuoli, genera l’incontrollata e sfrenata esibizione del proprio io! Ogni sentimento vero e puro della vostra anima ne viene trasformato, sconvolto, distrutto!

723 - Il dono del silenzio! Silenzio di tutte le parole anche sacrosantamente giuste, ma che, buttate là con asprezza, monotonia e pesantezza possono causare più male che bene, più ribellione che benefica accettazione, direi quasi più rancore e purtroppo un tristo desiderio di fare il male.