380 - Disponete delle vostre ricchezze materiali nel modo che più credete confacente al vostro stato, al tenore della vostra vita e all'educazione che intendete dare ai figli: il tutto con serenità e soprattutto con umiltà, con animo assolutamente e sempre colmo di amore e di riconoscenza per il Fattore vostro, che tanti doni volle elargirvi.
Accoglieteli e profondeteli questi doni a piene mani a tutti, in tutti effondendo l'effluvio della grazia divina, che deve ridondare sempre in voi: umiltà, riconoscenza, amore; e via, via da voi risentimenti, orgoglio, affettazioni e malignità!

383 - Mantenetevi umili e buoni con tutti. Il Cristo conservò queste incommensurabili doti di mansuetudine e dolcezza pur rimanendo fermo e deciso su ciò che era suo sacro dovere: difendere la sua divinità, pur davanti all'osceno insultatore, pur davanti al caparbio e pavido giudice, pur davanti ai suoi meschini, non fidi apostoli. E voi, presi solo da infinita pietà per il vostro simile (ahimè quanto simile a voi!) non dovreste imitare il Cristo?

389 - Considerate gli insuccessi umani come prova per il vostro orgoglio, come sferzate per sempre meglio essere umili; sferzate indispensabili, perché non sareste mai umili senza di esse, poiché tale è la vostra natura.

417 - Così come i grandi re della terra sono soliti elargire amnistie e perdoni in occasione delle nascite dei loro figli, dei loro principini, Dio si compiace nel dì del Natale di promettere, di dare la sua pace subordinata alla vostra volontà; e io, che fui tra i primi a goderne, posso assicurarvi che, una volta fatto un tale passo in piena bontà, umiltà e fratellanza, il cammino della vita, anche se d'esilio, vi sarà sommamente più facile e fiorito solo degli ostacoli che voi giudicherete santi per la vostra santificazione.
Vi benedico!