PREMESSA

Come da prefazione, allo scopo di rendere più comprensibile la lettura di questi “scritti” e trarne così maggior profitto è bene distinguere in una cronistoria essenziale tre particolari periodi della vita di colei, che diventerà docile strumento nelle mani di Dio: prima del matrimonio, durante il matrimonio, dopo la morte del marito.
Da genitori cattolici, ma non praticanti, ella non riceve che l'inizio di una formazione religiosa con il Battesimo, la prima Comunione e la Cresima. Essendo tuttavia stata educata all'onestà, all'amore per il lavoro e al senso del dovere, ella è ben salda nei principi morali, pur continuando a vivere la fede cattolica molto superficialmente, limitandosi al dovere delle Messe di precetto.
La sua infanzia e la sua adolescenza trascorrono serenamente, se si eccettua l'inquietudine propria dell'età giovanile per i tanti sogni, le tante illusioni, i tanti progetti continuamente in trasformazione nell'incertezza, talvolta dolorosa, di scelte responsabili per il proprio futuro.
Dotata di molteplici qualità fisiche e morali, ella vive i suoi primi vent'anni ottenendo ottimi risultati sia nel campo dello studio che in quello sportivo. Nella sua vita sentimentale, si mantiene pura, nonostante i molti giovani che la corteggiano. Legge moltissimo, ama tutte le arti, in particolare la musica e il canto ed è ricca di fantasia e di aspirazioni verso tutto ciò che è bello ed avventuroso; desidera ardentemente viaggiare per il mondo. Nel suo spirito d'indipendenza, non pensa di formarsi necessariamente una famiglia.
Appena ventenne scoppia la seconda guerra mondiale, i cui aspetti terrificanti colpiscono profondamente la giovane donna, che vede crollare intorno a sé tante certezze materiali e morali; ma dal dolore che la circonda riaffiora in lei ciò che gli studi delle diverse correnti filosofiche e l'indifferenza religiosa dell'ambiente circostante avevano sopito: la ricerca di Dio quale unica fonte di verità e di amore, il desiderio di pregare, di imparare nuovamente a pregare.
Ha conosciuto da poco l'uomo che diventerà il suo sposo al quale si è subito sentita legata da forte affinità elettiva. Artista poliedrico di intelligenza e sensibilità superiori, egli, ateo a motivo della famiglia d'origine, sta scoprendo nella maturità la fede alla quale peraltro inconsciamente tendeva fin dalla giovinezza.
Conoscono Padre Pio da Pietrelcina e ne diventano figli spirituali, iniziando così, insieme, il cammino della fede sulla quale intendono fondare la loro famiglia (alcuni anni dopo sarà proprio Padre Pio a benedire il loro matrimonio).
Tuttavia, nonostante l'approdo alla religione cattolica, il marito, fortemente provato da dissidi, diffamazioni e liti giudiziarie intentate contro di lui dalla sua stessa famiglia d'origine, coinvolgerà, suo malgrado, la vita della sposa e poi quella dei numerosi figli con il suo disperato tormento.
I primi mesi di matrimonio sono per lei sconvolgenti; lontana ormai dal suo mondo morale e semplice si trova immersa in quest'atmosfera colma di ipocrisia, malvagità, calunnia (vero delitto morale).
La sua nuova famiglia ne risulta dolorosamente intaccata ed ella, ormai conscia di ciò, rimane tremendamente angosciata.
Ed è allora che Dio si china sulla sua creatura provata e smarrita e si compiace plasmarne l'anima attraverso questi "scritti" (vera scuola di vita interiore e pioggia di grazia) che la salveranno da gesti inconsulti e che l'aiuteranno a portare con serenità e pazienza le tante croci fisiche e spirituali che contrassegneranno la sua vita.
Ella trova dunque forza e saggezza per accettare tutto ciò cristianamente, così da rendere la sua sempre più numerosa famiglia esempio a tante altre.
Dopo ventisette anni di matrimonio muore improvvisamente il suo sposo. Durante il primo periodo di intenso dolore e smarrimento, l'accettazione dell'ulteriore e durissima prova, nell'abbandono totale alla volontà del Padre, rafforza la sua fede tanto da farle accettare un servizio di grande responsabilità nell'ambito del volontariato cattolico, servizio che svolgerà con il massimo impegno per oltre dieci anni, malgrado permanga una situazione familiare difficile, ricadendo ora unicamente su di lei la responsabilità dei figli ancora studenti e le questioni patrimoniali in corso.
Nel 1981 diventa cooperatrice dell’Opus Dei.
In seguito, nonostante la tormentosa incredulità lungamente avvertita nei confronti degli “scritti” (non le sembrava vero che Dio fosse sempre così vicino e trepido in ogni occasione della vita della sua misera e indegna creatura che in cambio di tanto onore, di tanto amore poteva offrire soltanto la sua obbedienza e la sua perseveranza) ella si dedica completamente a quello che ormai da tempo le viene ripetutamente richiesto dagli “scritti” stessi quale dovere precipuo della sua vita: giungere alla loro diffusione, pubblicandoli.


Da una lettera di S.E. Mons. Francesco Cuccarese, Arcivescovo Metropolita di Pescara-Penne, del 17 febbraio 2003:

“... nel maggio del 2002 mi fu recapitato il volume dal titolo Scritti, come il Signore guida una famiglia, perchè lo leggessi e dessi il mio parere. Si tratta di “Scritti” di..., suggeriti da Gesù, da Maria SS., S. Giuseppe e altri, per un periodo che va dal 17 marzo 1948 fino al 1° settembre 2002.
Ho letto gli scritti con attenzione e interesse, ricavandone la convinzione che non vi fossero errori circa la fede e la morale, salvo qualche espressione imprecisa di forma.
Detti “Scritti” hanno un linguaggio che profuma di vangelo e inculcano ai membri di ogni famiglia la pratica delle virtù teologali, nonchè delle virtù morali, l’umiltà, la semplicità, la pazienza, la fortezza, la dolcezza.
Sono convinto che questi “Scritti”, se pubblicati, divulgati e letti in semplicità, potrebbero giovare molto alle famiglie cristiane, per i salutari insegnamenti che contengono. ...”


La presente edizione viene pubblicata in forma ridotta (rispetto a quella del 1994, relativa agli scritti dal 17 marzo 1948 al 12 agosto del 1992) e con aggiornamento.
Il testo è contrassegnato da una numerazione atta a facilitare la lettura e l’individuazione dei numerosi spunti di meditazione (vedi indice analitico).
Le frasi in corsivo indicano pensieri e domande della persona che scrive e note di redazione.