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PENA

Sant'Anna
1062 - Non aver più pena per lui, ma spenditi tutta per il bene delle anime di cui Dio è assetato, come dimostrò agli uomini attraverso il suo dilettissimo figlio, che ormai morente sulla croce, gridò: “Ho sete”, avendo sete delle anime nostre, e non poté perciò calmarlo l'aceto pietosamente sparso sulle sue labbra, perché la sua sete non fisica avrebbe potuto trovare ristoro solo dalle tante anime che, attraverso lui e tutti i suoi seguaci, sarebbero andate al Padre.
Sant'Anna
1063 - Non aver più pena per lui, abbine per te stessa, per tutte le imperfezioni che tardi a correggere e che, corrette, ti condurrebbero a portare la tua pesante croce con levità e con amore, tanto che, alla stregua di molti santi a voi conosciuti e non, arriveresti a chiederne sempre più, per sempre più servire il tuo Dio, debellato appunto avessi il tuo io.
Gesù
1093 - Povertà: quella povertà che non è solo distacco dai beni, ma anche dagli affetti più veri e più santi per amore di quel Padre che tanto vi ha donato, vi dona e vi donerà, così che ogni pena, al confronto, dovrà d'ora in poi sembrarvi, come è, segno della Sua particolare predilezione e perciò stesso fonte di continua e sempre crescente gioia. Prima di tutto gioia di riconoscenza e poi d’amore per il divino Amore, che tanto vi ha prediletti.
Vi benedico!
Alla fine di una giornata densa d’impegni, penso che il batticuore e la tensione avuti siano indice di scarsa fede e ne chiedo perdono, constatando, ancora una volta, la mia enorme debolezza.
Gesù
1169 - Non devi, non dovete preoccuparvi: la vostra sofferenza e le vostre pene non sono altro che un contributo al dolore, che è pane del vero cristiano; quel dolore che unifica e che santifica sempre nell'ambito della comunione dei santi.