1445 - Niente di quanto vi è stato detto nelle omelie delle sante Messe, durante la liturgia della Parola e nella conseguente spiegazione dei miei sacerdoti, niente vi dico è stato tralasciato negli “scritti”; in essi, in più, c'è il tutto con spiegazione più adatta, più “ad hoc” per la peculiarità di ciascuna delle vostre anime.
1458 - E scrivilo, dunque!
Io sono la mano di colei che scrive al deserto ciò che Dio le comanda, al deserto di tanti cuori che, pure assetati di parole di incitamento, di amore e di comprensione, ne ascoltano il suono e... sterilmente tentano di assimilarne il contenuto.
1460 - Stolti fratelli miei! Devo forse chiedervi di studiare a memoria quanto della mia parola - che di volta in volta vi viene proposta - sentite possa servire a ciascuno di voi?
Che avete fatto finora per quella metamorfosi completa e profonda cui foste invitati? Non adducete pretesti di festività, dal momento che grande gioia avrebbero anzi portato al mio cuore, se nel modo giusto le aveste santificate!