195 - Orsù dunque, figlioli: ciò che ancora non avete fatto per amor mio, fatelo per amore del figlio che io vi ho dato. Non gli si addicono certo, e questo almeno è evidente anche ai vostri occhi, le mossacce e le voci sgradevoli!

196 - Fate che non abbia mai a ricordare che dal suo babbo e dalla sua mamma egli abbia visto o udito qualcosa che lo allontani da quell'intatto ideale di bellezza, purezza e correttezza che in Maria e in me, sulla terra, mai vennero meno.

200 - Ti parlo così perché i tuoi occhi possano vedere - con quella chiarezza con cui ora vedi il tuo piccolo figlio, brutto nei momenti d'imitazione vostra - quale abisso vi aspetta se non provvedete, almeno ora, a risanarvi.

201 - È il piccolo, il vostro piccolo, che ve lo chiede! Pensate, non per spaventarvi, che potrebbe mancarvi anche presto; e quale angoscia, se non aveste provveduto fin da questo istante a prodigarvi nel migliore dei modi, soprattutto poi dopo questo ulteriore mio invito che da tempo non ripetevo più! (Quello stesso mese, mio figlio ebbe una grave malattia, fortunatamente senza conseguenze).