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FORTEZZA (FORZA)

Maria santissima
2130 - È tempo di moltiplicare le vostre preghiere, di imparare - poiché molto spesso lo si ignora - il significato di ogni loro parola, di praticare le mortificazioni che fortificano, anche se sembrano così minime da non avere alcun valore: sono proprio queste, invece, che a poco a poco s’infiltrano nel tessuto delle vostre anime e trasmettono, dapprima sottilmente, poi sempre più profondamente, il desiderio di fare di più - quel “di più” ovviamente che Dio richiede - in una sempre più desiderata e struggente immolazione. Urge in esse il sentimento fino a quel momento sconosciuto: la nostalgia di Dio! La nostalgia di Dio che fa sì che noi, finalmente, ci accorgiamo di amarlo tanto da non poter più fare a meno di lui.
Gesł
2135 - Quante volte hai tralasciato di annotare l’inizio di un mio “scritto” che ti avrebbe consolato e rinforzato in più di un’occasione, e hai preferito nasconderti dietro un dubbio che ormai dovrebbe essere definitivamente relegato nei sottili, ancora tenacissimi imbrogli del nemico tuo e delle anime particolarmente a me vicine e perciò vinto con disinvolta e altrettanta tenacia!
San Giuseppe
2151 - Solo così infatti, fortificando la propria fede, si potrà efficacemente perorare quella degli altri, di altri che, forse per troppo tempo, l’hanno disattesa o non sufficientemente vissuta in purezza di cuore; in tal caso, sarà necessario un maggiore sforzo di volontà, è ovvio.
San Giuseppe
2154 - Quante volte non avete cercato di creare un’indispensabile oasi di silenzio - nel tumultuoso frastuono del mondo che vi circonda e vi compenetra a volte vostro malgrado, a volte da voi stessi favorito - per coprire il vuoto che andava ingigantendosi dentro di voi!
Avreste così trovato la forza di guardare bene nel vostro cuore per liberarlo dalle sovrastrutture di cui era ormai avviluppato.
Avreste scoperto o riscoperto finalmente la gioia dell’ascolto di Dio Padre e, in lui e per lui, della voce del fratello.
Avreste capito e compatito le sue incertezze, le sue mancanze, le sue angosce per poterlo meglio amare, meglio cioè cercare con lui il suo bene in un’atmosfera di pazienza, di dolcezza, di comprensione vera e di perdono, che sono solo un pallido riflesso di quell’amore grande e misericordioso che Dio maternamente profonde a tutti gli uomini, siano essi reprobi o buoni, fedeli figli suoi.