991 - Il tuo sposo non ti lascia un minuto: notte e giorno veglia dolcemente su di te, e vorrebbe, ma purtroppo non può più, ricolmarti di “squisitezze” umanamente sensibili, come non seppe quando fu lasciato al tuo fianco; come spera ardentemente che i suoi figli facciano per una giusta riparazione al suo errore.

1053 - Guardate alle cose terrene - come tanti anni fa suggerii ai vostri genitori - come dall'alto di una collina e vi accorgerete di quante piccinerie e di quante meschinità siete stati finora schiavi.
Vi benedico!

1066 - L'amore per la propria madre non deve accontentarsi di pensieri affettuosi reconditi, ma di espressioni, manifestazioni e soprattutto prove tangibili, che sono poi semplicemente quelle di un vero uomo prima, del vero cristiano poi: serietà cioè di propositi, ma anche serietà e costanza nel realizzarli giorno per giorno.
Vi benedico!

1079 - Come sarebbe bello che i tuoi figli stessero sempre così: l'anima prona in umile adorazione del loro Dio, il corpo ben eretto nella triplice qualifica di sacerdote, profeta, re. Qualifica e dignità che l'uomo riesce (e come bene!) a dimenticare e a calpestare (come bene e spesso!), dimentico com'è, troppo frequentemente, della sua origine divina.