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NOSTALGIA

Maria santissima
2130 - È tempo di moltiplicare le vostre preghiere, di imparare - poiché molto spesso lo si ignora - il significato di ogni loro parola, di praticare le mortificazioni che fortificano, anche se sembrano così minime da non avere alcun valore: sono proprio queste, invece, che a poco a poco s’infiltrano nel tessuto delle vostre anime e trasmettono, dapprima sottilmente, poi sempre più profondamente, il desiderio di fare di più - quel “di più” ovviamente che Dio richiede - in una sempre più desiderata e struggente immolazione. Urge in esse il sentimento fino a quel momento sconosciuto: la nostalgia di Dio! La nostalgia di Dio che fa sì che noi, finalmente, ci accorgiamo di amarlo tanto da non poter più fare a meno di lui.
Gesù
2169 - Apparentemente però, ne sono sicuro, perché non è lontano il giorno in cui egli sentirà più acuta la nostalgia di me, di questo suo amico fedele, leale e affettuoso, che soffre di questa lontananza, soprattutto perché non sufficientemente giustificata da motivi che egli ritiene validi, oscurato com’è stato e tuttora è da una serie di piccoli difetti dovuti e alla giovane età e al tipo di vita fin qui condotta: leggerezza uguale a superficialità, presunzione, suscettibilità, ma soprattutto mancanza di preghiera, di tanta perseverante preghiera, di cui ancor oggi non conosce né la potenza né l’aiuto formidabile che lo farebbe sereno in tutte le sue decisioni, sia piccole che grandi, perché affiancato, protetto e consigliato dall’amico più sopra menzionato.
Lo stesso di sempre, poiché sono certa del mio amore per te, della mia fede assoluta nella tua onnipotenza e nella tua misericordia e dell’abbandono più completo che tu desideri.
Gesù
2295 - Mi occorre tuttavia che tu mi manifesti tangibilmente questi sentimenti che mi professi: ho bisogno anch’io di una tua carezza, figlia mia carissima, che mi confermi tutta la tua nostalgia di me, del mio cuore. Capisci?