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MONS. ALVARO DEL PORTILLO

Presso la tomba di mons. Escrivà, prima della Messa.
Ges
1075 - Devi essere serena, perché nella comunione dei vostri santi intenti, tuoi e di don Alvaro, non la tua, non quella di don Alvaro, ma soltanto la volontà del Padre mio sarà compiuta secondo quanto ti venne comunicato nel primo “scritto” su quest'incarico affidatoti. Ti benedico. Vi benedico! “El Padre” vi benedice con me.
Dopo la Messa in cripta, mi viene la tentazione di andarmene, di non farne più niente del prossimo incontro con don Alvaro e penso: che tentazione, Gesù!
Ges
1076 - Questa è la fede in me, nei miei “scritti”, specie dopo la tua meditata e sudata decisione dell'abbandono completo?
J. Escriv
1078 - Va', che il Signore benedica i tuoi passi, che ti portino sempre avanti, non solo senza indietreggiamenti, ma anche senza soste. E non vergognarti se un po' di fuoco scaturirà dalla calma esposizione che ti sei proposta. Sarà tutto di guadagnato per te, per i tuoi figli e per i miei figli spirituali.
Ti benedico!
Quello stesso giorno ebbi il primo di una serie di incontri con don Alvaro, incontri sempre molto sereni e costruttivi, nei quali don Alvaro dimostrò di credere agli “scritti” e di voler collaborare alla loro divulgazione.
Ges
1139 - Quando vedrai don Alvaro (successore del fondatore dell’Opus Dei), raccomandagli, a nome dell'amico che lo attende (mons. Escrivà), di sorvegliare in particolare un lato dell'Opera, che altrimenti potrebbe prestare il fianco ad aspre, a più aspre critiche. Veda, cioè, di far sì che tutti i tanti figli sparsi nel mondo, pur nella deferenza e devozione massima al Padre fondatore, non cadano nell'errore - più facile di quanto si possa immaginare - di perdere di vista che l'unico modello che ognuno deve imitare è quello di chi ti parla: nessuna devozione ad essere umano, sia pure il fondatore, può essere sostitutiva di quella continua imitazione del Cristo che una corrente diversa di spiritualità può solo aiutare a raggiungere.