846 - Che Dio vi assista sempre, anche in punto di morte come ha fatto con me; mi ha voluto bene particolarmente nel momento terribile del trapasso, quando vorresti, e non puoi più, rimediare ai tanti errori commessi, errori che in quel supremo momento ti sfilano chiari alla mente e sai che ineluttabilmente passeranno al supremo Giudizio senza che tu possa modificarli. Ma mentre il cuore sta cedendo sotto questo grande dolore, ti soccorre - ecco il momento più bello - l'amore del tuo Signore, che viene a inondare la sua creatura della sua infinita misericordia.

847 - La parola che si dà a Dio ha radici da un nostro profondo bisogno di lui, che apre tutto il cuore alle sue creature, dando ogni volta prova della sua infinita misericordia, sempre che detta creatura si rivolga a lui in vera umiltà e in vero abbandono. Ricordate che io stesso ve ne diedi imperituro esempio nella mia vita terrena.

852 - E poiché il vostro cuore per sua stessa natura e per sua millenaria tradizione è pronto a pulsare più per le trasmissioni occhio-cervello che per quel sentimento infinitamente migliore di quanto possiate immaginare, che è la carità vera - cioè l'amore verso Dio e, di riflesso, verso tutte le creature - ecco che mi viene spontaneo trarre per voi un insegnamento da quanto è accaduto.

859 - Non durezza, mamma! Non è duro il rimprovero di una madre che richiama la sua creatura a un miglioramento galoppante, perché il male non dà tregua, e i suoi seguaci sono sostenuti dall'illusoria potenza dei loro mezzi, che li fa sentire "qualcuno" nel mondo; mentre a voi, miei figli adorati, è dato soltanto il patimento - come sostegno dolente e dolce - e il sacrificio autenticamente capito.