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CREATURA

Gesù, non mi dici più niente?
Gesù
1837 - Niente più di quanto già sai e che ogni giorno salirà dal tuo cuore a piccoli frammenti: quel tanto che basta per l'esigenza di quel giorno.
Così per te, così per tutti quelli che mi leggeranno; e ognuno renda grazie a Dio grande e misericordioso che ha voluto, ancora una volta nei secoli, esprimersi attraverso te, sua misera creatura, nel modo che oggi può essere proficuo a tante altre sue misere creature.
E così sia!
Gesù
1839 - Attraverso te e le molte misere creature - che mi hanno amato, mi amano e continueranno ad amarmi pur dibattendosi dolorosamente nel loro fragile e tentato involucro - io ho voluto e voglio rinnovare il mio invito a contraccambiare il mio amore, che da sempre va a tutte e ciascuna delle mie creature, concretizzandolo in ogni momento della vostra vita verso l'umanità in tanti modi sofferente, dietro la quale nascondo il mio volto.
Gesù
2087 - Tu sai quanto noi ti amiamo, piccola creatura! Non sai, anzi non sapevi, che in forza di tanto amore noi accoglievamo con gioia il dono di te stessa, centuplicando così la grazia che su te volemmo profondere: ma su tutta te stessa!
Tutta, sempre, senza soluzioni di continuità, perché il nemico delle vostre anime si insinua agevolmente anche nei più piccoli interstizi di spazio e di tempo, specialmente quando credete di poter abbassare la guardia. Residuo, questo, di una presunzione - in alcuni casi inconscia - di poter da soli affrontare il combattimento che non dà tregua né respiro, cui tu non devi dare tregua né respiro se vuoi donarti tutta, tutta, al nostro cuore, che così esige nel grande mistero d’amore che ci unisce alle nostre creature.