80 - Il tuo sposo ti dilania e ti sconvolge. Più ti dilania, più si sentirà dilaniato da cose e persone. Dovrebbe aureolarti di rispetto se non di amore, dato che per ora non può.

81 - Poiché egli “vede tutto” (così presume!), non dovrebbe non vedere l'abnegazione con la quale ti dai alla famiglia; e questo, nella giovane creatura che io gli ho messo al fianco, nella compagna quindi e nella mamma dei suoi bambini, dovrebbe dargli un intenso conforto. Egli crede che per riscaldare la gran massa della sua aridità occorra un gran fuoco vivificatore; ricordagli che, come basta un piccolo interruttore per ogni impianto di luce anche grande, come basta la piccola fiamma di uno zolfanello per accendere il fuoco e il calore in grandiosi congegni, così a lui (anima e non cosa) sarebbe sufficiente la tua calda fedeltà, la tua costante, disperata volontà di amarlo, di amarlo sempre meglio.

95 - Non si abbandoni mai il tuo sposo al suo temperamento di ribelle; come fuori casa, così si padroneggi all'interno di essa. Qui, anzi, tutto dovrà divenire serena abitudine al bene, al rispetto, alla dolcezza, alla tenerezza familiare: non deroghe, neppure sporadiche, a questa abitudine che è in questo caso, come sapete, un bell'abito che porterete tutti i giorni e non abitudine nel senso di noia.

101 - Per quel che riguarda il tuo sposo, si guardi dall'essere ossessionante e travolgente come la sua natura lo porterebbe a fare. Anche l'intrigo più complicato negli affari gli parrà semplice, se iniziato, accompagnato e concluso con il mio segno di croce, nel segno sereno della mia croce.