704 - La bontà divina tuttavia ci soccorreva più volte, rinnovando alla nostra mente pensieri nascosti fra le pieghe della nostra anima, i pensieri puri dell'infanzia, quando era bello credere, sperare e partecipare alla liturgia anche canora, che ci riportava ai giardini del cielo!

714 - Oh, vi prego, non abbandonate il mio divin figlio, il divino Re, che piange ancora sulla croce e che per tanto tempo chiederà il conforto della vostra croce sopportata con rassegnazione e con serenità per vincere i tanti nemici che offuscano e ottenebrano le sacre vie che conducono al cielo: al cielo, alla vita eterna, che sarà il vostro sicuro rifugio se con sicura fede e illuminati dallo Spirito Santo avrete sopportato i pesi del vostro cammino.

715 - Animo dunque, figliuoli! Pur nel dolore che accomuna tutte le anime buone alla vista di tante miserie umane, tutto vi parrà bello, santo e risolvibile, se voi non con il labbro soltanto, ma con tutto il vostro essere attuerete la dolce preghiera: “Fa' che noi pensiamo sempre al cielo”.

716 - Ecco, questo è quanto dovete insieme promettermi oggi: preghiera, pentimento per i vostri peccati, estrema comprensione e amore per i peccati degli altri e soprattutto serenità, serenità gioiosa nello sguardo sempre rivolto al cielo, nel cuore sempre rivolto al bene del fratello.
Vi benedico!