762 - Programmate giorno per giorno, ora per ora se necessario, un iter d'amore verso il prossimo, se volete che si creda, che io creda al vostro amore verso l'Eterno.
Non vi basti l'ascoltarlo una tantum nella santa Messa dalle parole del mio apostolo prediletto, ma sia il comandamento di ogni giorno: chi non ama il prossimo non ama me.

775 - Il Sacerdote ha parlato di segni, dei segni nella liturgia e io ho voluto darti un segno tangibile di come voglio occupare d'ora innanzi la tua vita, penetrando in te in modo che tu te ne senta quasi soffocata, quasi impossibilitata a liberarti di me che, così introdotto, sarò in te per l'eternità e tu potrai portare al mondo con gioia “frutti di vita eterna”, come dovrebbe ognuno di voi, che voglia essermi fratello e amico.

794 - Dolcezza e fermezza: la formula base di ogni degna e vera educazione; e nei figli, capacità di capire, di optare più per l'una che per l'altra di queste doti, non approfittando, in dedizione amorosa verso i genitori, né dell'una né dell'altra e, ovviamente, non preferendo la prima a scapito della seconda.
Vedano essi in noi l'unica fonte di quella luce che, nostri docili strumenti, dovranno irradiare attorno a sé, cominciando da quelli che il Signore porrà loro vicino.
Vi benedico!

816 - Invita il tuo sposo a fare l'esame di coscienza della giornata con la consueta onestà, ma con più abbandono in me, in quella realtà meravigliosa d'amore che in me s’identifica.
Se comincerà ad abbandonarsi così, con fiducia di bimbo, non tarderà a sentire l'effluvio dapprima tenue, poi sempre più travolgente della pace del Padre, che lo inonderà d’insospettato stupore e d’inesprimibile gioia.
Capirà allora quanto gli resta da fare, solo e soltanto questo: contagiare cioè tutto e tutti della sua nuova e meravigliosa malattia di cui vorrei fossero tanti i contaminati.
Lo benedico, vi benedico tutti!