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AMORE DI DIO

Gesł
1463 - Vi benedico e sappiate che con tutto il mio amore starò con voi: comportatevi dunque l'uno verso l'altro come se veramente e umanamente sentiste il mio sguardo su ciascuno e con amore cercaste di far sì che esso sia dolce, mai corrucciato; soave, mai severo: lo sguardo di un amico sincero, che gode della vostra serena e laboriosa vita di famiglia!
Gesł
1490 - “Nessuno è profeta in patria”. Questa frase del Vangelo di oggi è quanto mai sintomatica della tua situazione familiare: contestazioni, denigrazioni e lotte vennero a me prodigate proprio dai più vicini, dai parenti.
Vedi dunque di sfrondare i rami vigorosi del tuo albero da tutte le foglie secche che li ammantano e vivi in me che, con la forza del mio amore, ti trarrò al mio cuore perché tu possa riposare in me, affidandomi - quasi un dono, tutti gli affanni, tutti i dolori che ancora e sempre dovrai sopportare.
Maria santissima
1522 - Adeguatevi alle esortazioni che vi vengono da un cuore di mamma, dal cuore della vostra mamma celeste che, all'unisono con il cuore di Gesù, batte per voi palpiti di tenerezza e di amore grandi, perché grandi vi vuole al cospetto di Dio.
Vi benedico!
Gesł
1572 - “Resta con noi, Signore, perché si fa sera e la sera, la nostra ultima ora di vita, non sappiamo quando scoccherà e tu ci hai insegnato a chiedere che essa ci colga in un’ eventuale negligenza nei nostri doveri materiali piuttosto che in quelli di natura spirituale, come può essere l’ininterrotta testimonianza che, in ogni momento della nostra giornata, fino all'estremo respiro, abbiamo promesso, Signore, di offrirti in umiltà, in sacrificio, in purezza di cuore, in onestà, in fiducia completa, in completa, assoluta speranza che dalla fede nasce e, a essa sempre accompagnandosi, ci rende degni di assorbire il tuo amore.
Noi non potremo mai godere di questo tuo amore da soli, perché diventerà tanto prorompente da non essere più contenuto, a causa della sua natura divina, nell'involucro dei nostri miseri corpi umani; miseri ma pur sempre insostituibili tuoi strumenti, attraverso i quali tu operi nel mondo dei mortali per portarli al loro destino luminoso, meta delle loro anime immortali.
Resta con noi, Signore, non ci abbandonare anche quando noi, dimentichi del tuo amore, cerchiamo di tergiversare, come tu ci hai gentilmente detto per coprire con una parola abbastanza “leggera” la grave mancanza di chi, da troppo tempo, abusa della pazienza del Padre. Ne abusa in tanti modi diversi, perché la malizia dell'uomo è tanta e, quando si appoggia alle tentazioni, centuplica la sua forza distogliendo e dirottando l'effluvio di grazia conquistato sia attraverso la croce, nostro distintivo, sia attraverso i sacramenti che, se ben accolti e partecipati, sono veramente segno tangibile della misericordia immensa di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Paraclito”.