817 - Esigo più impegno, più coerenza, più costanza dal minore dei tuoi figli, verso il quale fosti più dolce che ferma e, soprattutto, troppo fiduciosa nell'intervento esterno, mentre ben sai che, anche nelle più piccole cose della vostra vita terrena, dovete agire come se tutto dipendesse da voi e pregare, pregare come se tutto dipendesse da Dio.

820 - Figli miei dilettissimi, vi prego con cuore materno, vi prego intensamente: bruciate le tappe, voi che da tante parti aveste aiuti; imparate in brevissimo tempo ciò che da anni impedite a voi stessi di accettare completamente e diventate di conseguenza consapevoli e responsabili, come vi vuole il Padre vostro, che tanto da sempre attende da voi.

885 - Fate che ogni giornata sia intrisa di umiltà, macerando in essa ogni vostra velleità di ambizione, di gloria o soltanto di ozio. E dall'umiltà sofferta, conquistata momento per momento della vostra giornata, scaturirà quella tale carità per la quale ogni vostra azione, volta al bene supremo, acquista forza e diventa virtù.
Solo così camminerete sicuri nella via del Signore vostro, che vuole soldati ben saldi e non simulacri di essi con i piedi di argilla.
Vi benedico!

911 - Quel brivido che ti percorse tutta durante la liturgia del venerdì santo non fu un brivido di freddo, come tu ti apprestavi a credere, ma l'effetto dell'intuizione folgorante, improvvisa e perciò più sconvolgente, dell'abisso profondo che il cristiano di nome, quasi sempre, lascia aprirsi fra la parola che pronuncia e l'azione che questa parola dovrebbe realizzare.