347 - Siate generosi senza discriminazioni di sorta, senza giudicare la persona cui va la vostra carità, perché è a me, a me e a mio figlio che date.

365 - Che chiacchierone che sono! Parlerò meno quando sarò più grande e dovrò imparare a saper giudicare le mie azioni e a tacere su quelle degli altri; ah sì, sì, parlerò proprio meno e farò di più, per piacere di più al Padre mio che è nei cieli...
Perché io adesso sono sulla terra... che è così nuda e fredda, sempre più nuda, sempre più fredda e... io ho sonno e voglio scaldarmi vicino al tuo cuore, mamma.

391 - Ricordare i propri errori onde temere il giudizio divino, aspirare alla sua misericordia, rievocando il pietoso monito che tramite il Figlio così volle che noi gli ripetessimo e che, ahimè, troppo spesso non ricordiamo: “Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori”.

609 - E non straparli di cose futili; non sciupi in queste vanità tanta parte del suo tempo prezioso: già sa che gliene sarà chiesto conto minuto per minuto.