1350 - Ero serena, dunque, e fiduciosa e pronta - pur nella lucidità che mi suggeriva la richiesta di spiegazioni alle parole dell'Angelo - a tutto quanto Dio avrebbe voluto da me per la sua gloria.
E anche quando pronunciai quel sì, quel “fiat” a codesta desiderata e venerata volontà, ero soltanto pronta a obbedire, a obbedire a lui solo che, Padre, avrebbe lavorato nel mio cuore per rendermi, attraverso prove di cui nemmeno potevo immaginare la portata e la gravità, la più grande fra tutte le creature.

1397 - Chiedete fervidamente a Dio, nostro Signore e Padre misericordioso e paziente, la grazia grande e incommensurabile di quella tale sapienza che vi farebbe diventare così saggi da distinguere le cose che si possono cambiare dalle altre che si devono accettare e offrire per la gloria di quel Padre che fin d'ora, se tale grazia gli chiederete con tanta onestà e fedeltà, ve ne sarà riconoscente come lo fu con Salomone che, appunto, non chiese né potere, né ricchezze, ma solo (solo!) la saggezza, con le conseguenze che sapete.

1416 - Al lavoro, dunque! E amatelo questo lavoro che farete, questo è il mio voto augurale, per Cristo, in Cristo, con Cristo, per la sua gloria e per la vostra salvezza stessa!
Vi benedico ancora nel nome mio e della santissima Trinità!

1417 - “Cuore di Gesù, confido e spero in te!”. “Cuore di Gesù, aiutami!”. “Cuore di Gesù, assistimi!”. “Cuore di Gesù, mostrami la tua potenza!”.
Ripetete spesso, durante la giornata, queste giaculatorie e lavorate tutti e ciascuno nella più grande tranquillità per la gloria di Dio, anche se ciò comporterà sacrificio e sofferenza.