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DOCILITA'

Gesù
2264 - Ti ringrazio ancora della tua dolorante docilità e ti raccomando vivamente di non abbassare mai la guardia, come già ti è stato richiesto. Vedi di tenerlo sempre presente, perché già ti accorgi che non è facile tenere a bada le tante tentazioni che vorrebbero vanificare la tua umiltà.
Che dici, Gesù, al mio povero cuore?
Gesù
2282 - Al tuo “povero cuore” io dico: Amami di più, credi di più alla mia onnipotenza e alla mia misericordia; lasciati guidare il più docilmente possibile e niente verrà ad alterare la tua pace, che è la mia pace in te.
Gesù mio, ieri e oggi ho aspettato e aspetto che ti manifesti come desidero.
Gesù
2296 - Resta in attesa, in paziente attesa. Niente mi è più caro di questa tua docilità, di questa tua pazienza: rassicurati. Ne avrai il premio e anche ciò costituirà un’ennesima prova del mio amore per te.
Gesù
2307 - Amami sempre di più, sorella mia, e sempre meglio! Hai già constatato che, togliendo ogni complicazione dovuta al vostro modo di pensare, contorto quasi sempre e abbandonandoti con sempre maggior fiducia a noi, a me, la tua vita viene come guidata da un filo sottilissimo che invisibilmente e inopinatamente ti fa compiere non la tua, ma la mia volontà che, vedendoti così a me docile, centuplica i suoi aiuti e ti conduce a una serenità che ti porta pian piano alla caratteristica del vero cristiano che è appunto sereno e, con il tempo, gioioso.