692 - Imparate ad amarmi, fratelli miei, non lasciate scorrere inutilmente vicino a voi il mio sangue preziosissimo e abbandonatevi a me, affinché sia fatto di voi secondo la volontà del Padre mio, che ha fame e sete delle vostre anime per la sua gloria, per il vostro bene infinito!
Vi benedico!

696 - Quanto abbandono in questo cimitero, quanto abbandono! Non ne soffro per me, ma per voi che non avete ancora capito il significato vero delle tombe, del culto delle tombe.
È vero che qui si conservano soltanto le spoglie mortali e che la vita continua nell'aldilà oltre la morte, nell'eternità; e sembra pagano, in questo senso, il culto dei morti.

714 - Oh, vi prego, non abbandonate il mio divin figlio, il divino Re, che piange ancora sulla croce e che per tanto tempo chiederà il conforto della vostra croce sopportata con rassegnazione e con serenità per vincere i tanti nemici che offuscano e ottenebrano le sacre vie che conducono al cielo: al cielo, alla vita eterna, che sarà il vostro sicuro rifugio se con sicura fede e illuminati dallo Spirito Santo avrete sopportato i pesi del vostro cammino.

759 - Basterebbe tuttavia che a quell'attimo di ripensamento ne subentrassero altri, che quel primo pensiero fosse modificato perciò da quelli successivi, perché tutto venisse ridimensionato in una visione sempre più serena delle cose, man mano che in umiltà profonda vi affidaste, nell'intrigo del pensiero, al vostro Dio.