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DIO

Alla fine della santa Messa, mentre il sacerdote riporta l'Ostia all'altare (oggi è il Corpus Domini) accompagnato solo da una donna, da mio figlio e da me, così prego: Gesù mio, quanto abbandono! Come sei solo!, e mi commuovo fino alle lacrime, pensando ai miei peccati, nonostante i tanti “scritti”.
Ges
1714 - Mi basta un cuore, un cuore soltanto - pur compreso della sua limitatezza e proprio in considerazione di questo fatto abbastanza insolito - per consolarmi, per mettere un balsamo, che giudico prezioso, sulle ferite che continuamente mi colpiscono, in particolare quelle dei “benpensanti” (che sono tanti!), che spesso sono “malfacenti” e che tuttavia non reggono al confronto delle inadeguate anime delicate, che tutto fanno per non cadere nell'offesa: inadeguate come numero, poiché la loro qualità è per me eccelsa e, come ti ho detto, è sufficiente per mitigare il mio dolore, per trattenere ancora l'ira del Padre, per commuovere la squisita sensibilità della vostra mamma celeste, che ancora riesce così a salvare l'umanità dal castigo che le sarebbe per giustizia assegnato.
Ges
1778 - Dio è buono e misericordioso, così lento ad abbandonare i suoi progetti su di voi da far sì che ancora oggi, attraverso questa mano benedetta, io vi inviti, in quest'inizio di settimana santa, a pensare seriamente e una volta per tutte, per poi credere fermamente una volta per tutte, che Dio non vuole il vostro ripiegamento su voi stessi per un ingannevole piangere su di voi e sui vostri peccati, cosa peraltro di per sé salutare se inteso bene, come anche da invito odierno della liturgia.
Ges
1783 - Quale grande, vera umiltà nel “Magnificat” della Vergine santissima, mia e vostra tenera madre! Quale profonda, autentica disponibilità alla volontà del Padre al quale completamente si abbandonò per essere come argilla nelle sue mani sapienti e amorose! Quel Padre, che tutti i suoi figli vorrebbe così docili alla sua potente e dolce pressione, dato che da infallibile e perfetto Artista saprebbe plasmarli a suo piacimento per i fini eterni, che dall'eterno furono disposti!
Mio marito
1798 - L'animo sereno: e le cose vi appariranno, tutte, nella giusta dimensione. E poi silenzio, raccoglimento: un pensare serio e profondo sulle varie contingenze della vostra vita le quali, anche se talvolta apparentemente casuali, sono sempre legate da un filo logico che le unisce in un tutto armonico che, se ben pensato, ha un senso inequivocabile, denunciando la presenza divina in ogni avvenimento anche sporadico.