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DESIDERIO

Sant'Anna
1061 - No, non pensare al tuo caro sposo con dolore: ha veramente finito le sue “beghe” e nessuna pena alberga nel suo cuore, se non quella che gli procura il desiderio ardentissimo di cogliere in pienezza la gloria di Dio per sempre meglio compenetrarvi, sì da farne imperitura parte integrante e, intendimi, corroborante.
Presso la tomba di mons. Escrivà, penso: Padre, tu hai scritto e fatto grandi cose: perché non le hai divulgate maggiormente? Perché non hai avuto più fretta, come pare facciano anche i tuoi sacerdoti? Sai quanto bene in più!
J. Escrivà
1067 - Figliuola mia carissima, la prudenza ha guidato i nostri passi, spesso intrisi di amarezza e di dolore e quel senso di “chiusura” - che tu e altri non a torto ravvisate - è stato forse un nostro baluardo, la nostra difesa verso il mondo anche cattolico, che non ci accoglieva in “apertura”, come era nel nostro desiderio e nella nostra natura.
J. Escrivà
1072 - Riporta al primo sacerdote mio che tu incontrerai, non importa dove, e manifesta ancora il tuo desiderio di parlare a don Alvaro e, se del caso, chiediglielo tu stessa direttamente. A che vale la burocrazia, pur giustificata nelle occasioni umane, in questo caso tutto speciale e tutto urgente? Sono io che desidero questo!
Sant'Escrivà
1073 - Vai, figliuola e vedi d’incontrare il mio “successore”. Non c'è più tempo da perdere, sia per la maggiore santificazione dei miei figli che per la diffusione dell'Opera!
Ti benedico e, con te, benedico chi ti darà una mano in questo mio rinnovato desiderio.