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DEBOLEZZA (E) (FRAGILITA')

Gesù
2175 - Non capisci che lasciandoti andare (vedi il breve, ma intenso invito del tuo direttore spirituale a me ora più vicino di sempre) concorri alla malvagia gioia del tuo nemico, che in tanti modi attenta alla vostra vera vita, approfittando di ogni sia pur minima debolezza?
Maria santissima
2222 - Tu però, intendimi bene: non demordere mai, anche quando ti pare, nella preghiera, di pronunciare parole vuote, quando ti senti inutile nella tua debolezza fisica, quando avverti l’insopportazione o l’indifferenza di chi non sa apprezzare la parola della persona che, avendo vissuto a lungo, non tralasciando mai il combattimento interiore, ha acquisito quella saggezza, che sarebbe di aiuto a chi ancora si dibatte nelle tumultuose vicende quotidiane; a chi, nel caso specifico, non ricorda d’iniziare la propria giornata così come loro insegnammo: “Insensibilmente, ma ineluttabilmente…” (vedi scritto del 22 luglio 1975).
Sant'Escrivà
2291 - Figlia mia, perché mi chiedi aiuto per gli “scritti”? Dovresti ben sapere, anche se non mi hai conosciuto in terra, che io sono forte e cocciuto quando voglio ottenere qualcosa e che non abbandono mai i miei figli; del resto, ricorderai quanto ti sono stato vicino nei momenti di tua debolezza per spronarti a fare bene, contro tutti e contro tutto, ciò che ti era stato richiesto!
Gesù
2324 - E' incondizionata la tua fede? E' assoluto il tuo abbandono alla nostra volontà? Se è così, di che temi? Di chi avrai paura? Io sostengo la tua debolezza e rinfrancherò le tue forze affievolite onde più sicura tu possa avventurarti nel buio che ora ti affligge.