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DOLORE

Gesł
647 - Uh, quanta carta, quanta carta! Come sono contento! Quanti disegni ho fatto anch'io da bambino! Mi piaceva, sai, riempire la carta di tanti bei ghirigori e disegnini e poi sentirmi dire che erano capolavori e che ero bravo! Anzi, se non me lo dicevano, mi rattristavo un po’. Tuttavia man mano che crescevo, ecco che mentre ingigantiva in me il bisogno di progettare, diminuiva la capacità di esternare questa mia estrema necessità e tutto il mio cuore era colmo del dolore che ogni mio disegno deluso mi ispirava.
Gesł
649 - Quanto dolore in più, quanta passione! E se non fosse stato per la dolcezza di Maria e di Giovanni (l’apostolo prediletto) l'inacerbimento del mio cuore non avrebbe avuto ristoro.
Mio suocero
653 - Sappi capire, compatire e amare la tua fedele compagna, della quale dovrai apprezzare anche la paziente sopportazione di una vita priva, da parte tua, di sorriso e di calore. Sopportazione paziente e serena, che è la prerogativa di chi si rafforza nel dolore.
Mio suocero
656 - Siate sereni, amministrate con semplicità quello che provvidenzialmente vi ho lasciato; non mi perdonerei mai di aver lavorato tanto se il frutto del mio lavoro vi donasse solo dolore! Ridimensionate tutto, specialmente tu, figlio, e, senza amare quanto vi donai, servitevene con giudiziosa prudenza e dividete i vostri beni in vita, per non lasciare strascichi nel futuro.