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TRISTEZZA

Gesù
1362 - Poveri piccoli fratelli miei! Quanto sarebbe più festosa, più gioiosa l'enorme e tuttavia leggera fatica di scegliere la via stretta, così apparentemente difficile, ma molto più sicura dell'altra!
Sembrerebbe necessaria tanta fatica, ma solo perché non avete ancora capito che basterebbe offrire in onestà tutta la vostra volontà per essere sollevati dal peso dell'incertezza, che vi fa tristi, che vi fa tiepidi e che vi fa ripudiandi dal Padre vostro che sta nei cieli.
Svegliatevi dunque dal letargo già ricordato e brillate di quella luce che è riflesso della luce divina; e siate sale non insipido!
Gesù
1377 - Oh, piccoli figli, amici miei carissimi! Riempite tutti voi stessi di tale amore e amatemi nei vostri fratelli vicini e lontani!
Amateli nella loro bellezza, nella loro soavità, nella loro tristezza, nella loro malvagità.
Gesù
1547 - Solo una quotidiana e cosciente esercitazione di preghiera-sacrificio-dolore-offerta potrà evitarvi decisioni avventate che porterebbero, se non la morte spirituale, certamente un accumulo di dolori molto diversi da quelli che può e direi deve sopportare e amare un vero cristiano: quei dolori che nascono non dal rincrescimento di aver comunque peccato, non dall'orrore di cadere e ricadere continuamente in peccati più o meno gravi offendendo così la nostra maestà, ma dall'indomabile orgoglio che porta a uno stato di tristezza senza speranza.
Mio figlio è molto preoccupato per una presunta grave malattia.
Gesù
1558 - Non tema! Non è poi tanto malato come pensa. Ha molto da vivere e da soffrire prima di lasciare codesta vostra piccola terra, il cui abbandono, nonostante sia una valle di lacrime, lascia talmente perplessi da diventare tristi. È umano, ma non è così per il vero cristiano, che pone tutto il suo cuore e tutta la sua mente nelle cose del Padre suo.