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TRISTEZZA

Gesù
1084 - Tuttavia tu non cederai né a dubbi, né a tristezze, né a depressioni, perché né il Padre, né il Figlio, né lo Spirito Santo lo permetteranno.
La Mamma tua dolcissima saprà sempre, di volta in volta, come sostenerti.
Gesù
1088 - E sia sempre testimonianza viva, consapevole e luminosa, se deve scuotere i dormienti, svegliare le coscienze, illuminare le menti e riscaldare così il cuore di tanti indifferenti che mi passano accanto e non mi vedono, né possono perciò scorgere la mia tristezza per consolarmi, la mia fame per sfamarmi, la mia sete per dissetarmi, la mia nudità per rivestirmi e riscaldarmi materialmente e spiritualmente al fuoco irresistibile delle virtù teologali e cardinali, che se ben interpretate e praticate portano ineluttabilmente alla manifestazione delle opere di misericordia corporali e spirituali.
20 maggio 1977
Durante la recita del Rosario in famiglia, al secondo mistero doloroso chiedo accoratamente a Gesù: "Dove e come, Gesù mio, ti colpisco di più? Con il mio orgoglio, vero?
Gesù
1098 - No, con la tua tristezza. Tu, che destinammo da sempre quale portatrice di pace tra gli uomini, dovresti procedere con coraggio, con serenità e con gioia; porterai così il bianco vessillo della fede che sempre più consoliderai nelle mortificazioni e nell’orazione, con il volto sorridente che così bene ti si addice, con la parola semplice e dolce che è balsamo per chi ti vuole ascoltare sia in casa che fuori, perché aprirà tanti cuori alla speranza e all'amore.
Gesù
1105 - L'altro giorno ti parlavo della tua tristezza e ora aggiungo la tua incapacità di far prevalere la giustizia sulla carità, per esempio nel confronto dei figli. E nelle cose terrene è bene che prevalga la giustizia!