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TENTAZIONI

Gesł
1541 - Ma voi non avete ancora indossato la divisa del vero soldato, che non vi sta comoda, ammettetelo (e sarebbe già un gran passo!), ma che è indispensabile portare come simbolo dell'esercito formidabile che dovreste formare per vincere tutte le battaglie contro le tentazioni che il nemico delle anime vostre sottilmente e in maniere svariatissime ogni giorno vi propone.
Egli infatti, trova spesso in voi più acquiescenza che vigilanza, più debolezza che forza, più pigrizia che allarme, quasi trovaste naturale questa specie di complicità, pronti come siete a confrontarvi, come spesso fate, con i mediocri.
Da questo confronto ricavate, con discreta disinvoltura, una pseudo convinzione di essere comunque nel giusto; e il malessere, che spesso per fortuna vi accompagna, è tacitato troppo sovente con piccoli sprazzi di efficientismo, che alle volte è molto più dannoso di un errore commesso e subito ripudiato e odiato, avendolo riconosciuto tale.
Gesł
1545 - E le tentazioni sono tante e tutte da combattere sempre, cominciando dalle più piccole, perché è trascurando queste che si giunge al sopravvento delle stesse o di quelle maggiori. Ed è la tempesta! Ed è l'uragano, che sconvolge, travolge e rischia fortemente di portare, talvolta, alla disperazione.
Gesł
1564 - Solo se vi disponeste a frapporre una barriera insormontabile fra la vostra anima e le mille tentazioni troppo spesso debolmente respinte, potreste gustare dolcezze di paradiso.
Ciò vi sarebbe possibile sempre più, se sempre più vi abituaste a piangere su di voi, sui vostri peccati e non sulle tante piccole disavventure, più che vere e proprie disgrazie, che vi si presentassero.
Gesł
1572 - “Resta con noi, Signore, perché si fa sera e la sera, la nostra ultima ora di vita, non sappiamo quando scoccherà e tu ci hai insegnato a chiedere che essa ci colga in un’ eventuale negligenza nei nostri doveri materiali piuttosto che in quelli di natura spirituale, come può essere l’ininterrotta testimonianza che, in ogni momento della nostra giornata, fino all'estremo respiro, abbiamo promesso, Signore, di offrirti in umiltà, in sacrificio, in purezza di cuore, in onestà, in fiducia completa, in completa, assoluta speranza che dalla fede nasce e, a essa sempre accompagnandosi, ci rende degni di assorbire il tuo amore.
Noi non potremo mai godere di questo tuo amore da soli, perché diventerà tanto prorompente da non essere più contenuto, a causa della sua natura divina, nell'involucro dei nostri miseri corpi umani; miseri ma pur sempre insostituibili tuoi strumenti, attraverso i quali tu operi nel mondo dei mortali per portarli al loro destino luminoso, meta delle loro anime immortali.
Resta con noi, Signore, non ci abbandonare anche quando noi, dimentichi del tuo amore, cerchiamo di tergiversare, come tu ci hai gentilmente detto per coprire con una parola abbastanza “leggera” la grave mancanza di chi, da troppo tempo, abusa della pazienza del Padre. Ne abusa in tanti modi diversi, perché la malizia dell'uomo è tanta e, quando si appoggia alle tentazioni, centuplica la sua forza distogliendo e dirottando l'effluvio di grazia conquistato sia attraverso la croce, nostro distintivo, sia attraverso i sacramenti che, se ben accolti e partecipati, sono veramente segno tangibile della misericordia immensa di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Paraclito”.