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AMORE (AMARE)

La fidanzata di uno dei miei figli è stata ricoverata d'urgenza per una malattia grave ed egli, molto preoccupato, spera tanto in uno “scritto”.
Ges
1833 - Sia ella testimonianza viva della fede tante volte proclamata e scopra o riscopra il valore unico e inestimabile di ogni momento di sofferenza, sofferenza sopportata e offerta in espiazione dei propri peccati e di quelli che quotidianamente sono commessi da chi non Lo conosce e da chi, mal conoscendolo, non ama il Padre celeste che teneramente e maternamente si china su chi, con dolore, apprende l'arte di soffrire con serenità e dolcezza, per partecipare con dignità e consapevolezza piena al piano salvifico che continua a perseguire per l'uomo, spesso anche contro la sua volontà.
Ges
1839 - Attraverso te e le molte misere creature - che mi hanno amato, mi amano e continueranno ad amarmi pur dibattendosi dolorosamente nel loro fragile e tentato involucro - io ho voluto e voglio rinnovare il mio invito a contraccambiare il mio amore, che da sempre va a tutte e ciascuna delle mie creature, concretizzandolo in ogni momento della vostra vita verso l'umanità in tanti modi sofferente, dietro la quale nascondo il mio volto.
Ges
1841 - Ecco allora l'improrogabile necessità di ripristinare o immettere in tutti il senso del peccato, la cui carenza rischia oggi più di sempre di oscurare, ben più di una nube tossica per il corpo, la coscienza di tanti, sempre più numerosi miei figli; parallelamente, approfittando sempre più del ponte che Dio ha misericordiosamente gettato fra sé e il mondo attraverso la mia persona e il mio olocausto, ogni cristiano si senta ulteriormente impegnato a vivere sempre più annullato completamente in Dio: indiato, così da non aver altro modo di amarlo se non attraverso il fratello, per testimoniare al mondo le ragioni della propria speranza, poiché il mondo, per credere, ha estremamente bisogno di toccar con mano le ragioni della speranza cristiana!
Mio marito
1852 - Operate presto e con amore (che vuol dire comprensione, tolleranza, accettazione dunque dei limiti dell'uno e dell'altro) in tutti gli affari terreni, onde la vostra anima, finalmente libera, dispieghi ogni energia per il compito che Dio nella sua misericordia volle affidarvi, preparandovi in modo del tutto particolare. E di questo del resto vi accorgete voi stessi, quando vi trovate a contatto di persone che sono veramente indegne del dono immenso che Dio ha dato loro e che continuano a vegetare in una colpevole ignoranza delle cose celesti, in un attaccamento sfrenato alle loro ambizioni e alle loro comodità, in un agnosticismo che non so per quanto ancora reggerà davanti alla bontà - che però è anche giustizia - del Padre che sta nei cieli.