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AMORE (AMARE)

Maria santissima
1312 - Siate benedetti ora e sempre e se il dolore o anche soltanto la tristezza dovessero opprimervi sollevate il vostro sguardo al cielo e uscite per le vie del mondo dove troverete sempre campo per la vostra azione, la vostra buona azione che, dopo essere stata espletata fra coloro che Dio vi ha messo più vicini, andrà man mano allargandosi fino a quelle anime che, al solo vostro aspetto sereno, dolce, fermo, mai presuntuoso in eventuali necessità di affermazione di fede, rimarranno chi indifferenti - purtroppo - chi almeno confuse, ma alcune, anche se non troppe, non resisteranno al vostro invito all'amore.
Maria santissima
1324 - Che il Signore così vi illumini assieme al mio caro e buon Giuseppe e ai miei amatissimi genitori cui mai vennero meno l’amore, il rispetto, la considerazione e la conseguente stima che ogni figlio degno di questo nome deve prodigare ai suoi genitori, se vuole essere considerato figlio mio e del Padre che è nei cieli.
Mio marito
1327 - Siate vere fiaccole, veri portatori di pace e veri rappresentanti di quel Cristo che tardi conobbi, ma al quale subito andò il mio amore e la mia malformata volontà, nella speranza, che non fu delusa, che almeno questa - fortissima più che la fede che purtroppo avevo tormentatissima - mi portasse sulla via maestra e soprattutto mi consentisse la fedeltà fino alla fine, come appunto mi fu concesso.
Vi benedico nel nome della santissima Trinità. A presto!
Mio marito
1328 - Dio chiede il distacco dalle proprie idee, ancor prima di quello dalle persone. Soltanto così potreste diventare campioni, come del resto richiede la vostra scelta di vita cristiana, nel mostrare al fratello il vero volto dell'amicizia, un'amicizia che sa dare senza aspettare di ricevere; che sa offrire il meglio di sé senza attendere ricompensa, vincendo per amore del suo Creatore ogni ritrosia, ogni disgusto, alle volte, che l'aspetto, il ceto, la nullità morale e materiale del fratello stesso potrebbe suscitarvi, abituati come siete a vivere a contatto con persone il cui perbenismo spesso nasconde qualcosa di molto peggiore di quanto non sia insito nel fratello povero, solo ed emarginato, che stenta a trovare, e qualche volta a ritrovare, anche il minimo senso di dignità umana.